18 Maggio 2020
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale in data 29 aprile 200 del decreto Cura Italia, il Governo ha sospeso su tutto il territorio nazionale e fino al 30 ottobre 2020 tutte le procedure esecutive riguardanti i pignoramenti immobiliari relativi all’abitazione principale del debitore.
La sospensione riguarda sia le procedure giudiziarie precedenti all’emergenza che quelle nuove.
Inoltre, sono stati prorogati di sei mesi anche i termini per il rilascio dell’immobile aggiudicato all’asta.
Questo al fine di evitare che il debitore si ritrovi senza casa durante l’emergenza.
Tuttavia se da un lato potrebbe sembrare una buona notizia, l’intervento potrebbe ritorcersi contro gli stessi proprietari i quali, proprio a causa della sospensione dalla procedura esecutiva, vedranno ulteriormente svalutato il valore dell’immobile.
L’opportunità inaspettata!
All’interno di questo scenario, esisterebbe un’opportunità per il proprietario esecutato, spesso non conosciuta, da cogliere al volo: sfruttare il saldo e stralcio a suo favore!
Sì perché in questo momento il creditore (banca o altri che siano) sarebbe certamente disponibile a trattare il proprio credito, rinunciando ad una parte di esso pur di evitare che la proprietà si possa svalutare ulteriormente a causa delle conseguenze economiche della crisi e che quindi la somma ricavata dalla vendita del bene all’asta non copra più il credito.
Quali vantaggi?
In questo modo, si otterrebbero 3 risultati:
Cosa fare
In questi casi è opportuno rivolgersi al proprio Agente Immobiliare di fiducia o trovarne uno che abbia l’esperienza e le competenze giuste per accompagnarvi nel percorso di vendita e farvi cogliere l’opportunità di trarre un beneficio importante da una situazione complicata.
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